La Carta costituzionale degli Stati Uniti presenta vari
aspetti che devono essere adeguati alla realtà di questo secolo. Vi è molte
probabilità, rispetto agli scenario di disgregazione, sia in modo pacifico come
la Cecoslovacchia, negli anni novanta, o scenario di guerra civile, come una
nova edizione della Guerra Civile del 1860, in cui il mondo bianco si scontrò
con il mondo non bianco, con sullo sfondo 60 milioni di poveri. Il terzo
scenario che si può ipotizzare è il continuo declinare, iniziato con la
presidenza TRUmp, fino a diventare, come già lo fu l’Impero Ottomano, il
“malato dell’Occidente” in una versione aggiornata ai nostri giorni. Negli
Stati Uniti, tutto si sta scleritorizzando, in cui la stragrande maggioranza
dei cittadini accetta che il rinnovamento, le sclete strategiche, il prendere
di petto la situazione non è possibilem ed ogni cambiamento in senso positivo è
bloccato. Il sistema attuale è ideale per soddisfare gli interessi personali
immediati, ed è questo il valore aggiunto di Trump, che promette ogni cosa in
questa direzione. L’esempio della Corte Suprema, la velocità con cui Trump ha
sostituito un membro mettendoci una sua creatura, avendo così la maggioranza
assoluta, è un esempio di questo immobilismo. In caso di vertenze il 3 novembre
la decisone spetterà alla Corte Suprema, e quindi la decisone spetterà ai
giudici, per buona pace degli elettori e di quello che ancora chiamano
democrazia negli Stati Uniti.