lunedì 2 marzo 2015
L'ARRIVO DI NETFLIX A CUBA
di Alessio Pecce
All'annuncio del 17 dicembre 2014, momento in
cui sono ripresi gli accordi bilaterali tra Washington e l'Avana, fa seguito
un'altra notizia considerevole che risale al 9 febbraio 2015, giorno in cui
approda a Cuba Netflix, azienda statunitense, grazie alla quale il popolo
cubano che ha accesso alla rete a banda larga e alle carte di credito
internazionali, sarà in grado di vedere i video in streaming. Da sempre i
contenuti trasmessi nelle radio, tv e giornali sono controllate dal governo, ma
nel corso del tempo la programmazione si è allargata e soprattutto
diversificata, offrendo ai cubani la possibilità di avere a disposizione una
vasta offerta nazionale e internazionale, contenente film, programmi sportivi
oltre ai canali d'informazione. Uno dei punti deboli è la scarsa produzione
nazionale, per ciò che concerne i telefilm: le difficoltà economiche di Cuba,
riducono e limitano a tal proposito, le capacità creative e tecniche dei
soggetti deputati alla produzione televisiva, con il risultato di copioni poco
coinvolgenti. Per questo motivo il popolo cubano è insoddisfatto e cerca delle
alternative, ma l'arrivo di Netflix, contenente all'interno del suo pacchetto due
miliardi di ore di serie tv e film, potrebbe accontentare di gran lunga i
cubani, e fare concorrenza ai canali pubblici e alternativi. I telespettatori
che si abboneranno a Netflix, addebiteranno il costo di tale servizio ai loro
parenti residenti all'estero. Viste le attuali condizioni informatiche, in cui
scaricare un' email o vedere un video su YouTube rappresenta una dura impresa,
la maggior parte dei cubani che sarà grado di connettersi ad internet e
usufruire di Netflix avrà la strada spianata e una visione globale nell'accesso
ai video in streaming. L'altra faccia della medaglia è rappresentato dal fatto
che attualmente, solo pochi cubani potranno usufruire di tale servizio a causa
della connessione internet molto lenta. Basti pensare che fino al 2008, ogni
1000 abitanti soltanto tra 100 e 250
avevano la possibilità di accedere ad internet, mentre il numero di persone
abbonate a un servizio di trasmissione digitale dati a banda larga erano meno
di 1 ogni 1000 abitanti.
Alessio Pecce (alessio-p89@libero.it)
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