Ten. Cpl. Art. Pe. Sergio Benedetto Sabetta
La sentenza
della Corte Suprema U.S.A che ha abolito il diritto all’aborto,
reintroducendone addirittura il reato, è stata letta in termini di diritti
umani, ma i diritti umani possono leggersi anche in termini non solo giuridici
bensì geo-strategici.
Ad esempio
nell’attuale guerra in Ucraina colpire obiettivi civili, quali centri
commerciali, è considerato un crimine di guerra, ma la guerra si fonda innanzi
tutto sulla manipolazione dei flussi comunicativi.
Dobbiamo
inoltre considerare che, a parte i danni collaterali sempre più probabili con
l’allungamento del conflitto, la pressione sulla popolazione diviene inevitabile
quale contesto del conflitto, come la distruzione della rete di rifornimenti o
l’occultamento di depositi di materiali militari in ambienti civili, con
l’ulteriore beneficio della riprovazione morale se colpiti.
Ritornando
all’aspetto più propriamente giuridico della sentenza, questa evidenzia anche
nella contrapposizione dei membri dell’Alta Corte la spaccatura esistente
attualmente nella società americana.
Vi è
tuttavia una ulteriore considerazione che supera l’aspetto puramente ideologico
dei diritti umani ed è l’aspetto strategico- politico che essa nasconde,
attualmente, come è stato da più parti osservato, vi è in atto una
ridefinizione delle aree di influenza globale, una tensione esistente da almeno
un decennio e che la pandemia ha fatto emergere, in tutta la sua forza.
In
quest’ambito dobbiamo osservare che mantenere il primato strategico comporta la
necessità di una capacità di sacrifici economici ed umani da parte sia
dell’élite che della popolazione, una volontà che attualmente viene a mancare
in buona parte della popolazione.
Secondo la
teoria neoliberista attuale, il controllo avviene in termini finanziari ed
informatico-tecnologici, non è la produzione delle merci il centro del potere
che può essere delegato all’estero, circostanza che ha provocato
l’impoverimento della classe media.
Tuttavia il
portato si un forte individualismo, dell’impoverimento e della volontà di
mantenere comunque uno stile di vita improntato al consumo è l’invecchiamento
della popolazione.
I figli
costano e diventano un peso, né vi è un riconoscimento sociale, l’aborto
facilita la denatalità, questa tuttavia si concentra sulla fascia dei
discendenti degli europei, in particolare del Nord Europa, con il pericolo di
perdere la direzione della società di fronte alle altre etnie.
In questo
momento di conflitto e di una guerra mondiale strisciante, occorre ringiovanire
la popolazione e ricompattarla su valori che superino lo stretto individualismo
in funzione della comunità nazionale.
La Sentenza
è quindi nei fatti una “chiamata alle armi”, sebbene non espressa, in cui
problemi interni ed esterni si rispecchiano.
Nessun commento:
Posta un commento