lunedì 6 maggio 2013
Brasile: ambientalisti ed Indios: proteste
AMBIENTALISTI CONTRO IL NUOVO CODICE FORESTALE BRASILIANO (gennaio)
Dopo uno scontro durato tre anni tra ambientalisti e Ruralistas, gruppo parlamentare portavoce degli interessi dei produttori del settore agro-zootecnico, il Codice forestale è stato recentemente riformato.
Al settore agro-zootecnico brasiliano è riservato circa il 28% del territorio (8,5 milioni di km²) mentre oltre il 60% della superficie (5 milioni di km²) è coperta da zone verdi.
Secondo la Procura del Brasile però, tale codice, anziché preservare e restaurare i processi ecologici essenziali, riduce o addirittura estingue aree prima considerate protette e, non solo, rappresenta de facto una vera e propria amnistia per coloro che hanno disboscato illegalmente zone protette prima del 2008; questo il motivo dei tre ricorsi per incostituzionalità presentati dalla Procura alla Corte Suprema.
BRASILE, PROTESTE DEGLI INDIOS (18 gennaio)
Le autorità brasiliane, in vista dei mondiali di calcio del 2014, hanno ordinato la distruzione del Museo do Índio per far spazio a un grande parcheggio attorno allo stadio Maracanà.
Il Museo, attivo dal 1978, custodisce oltre 500 mila documenti di grande valore sulle varie tribù indigene brasiliane.
Gli indios, per protesta, si sono armati di arco e frecce facendo da scudi umani all’intervento delle gru.
Le autorità sono inamovibili su tale decisione ma sul caso si sta già muovendo l’Unesco.
(Dott.ssa Maurizia Sii Onesto)
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