domenica 3 gennaio 2016
Usa. La "vision" del Medio Oriente
Gli Stati Uniti sono sempre più distanti, geopoliticamente,
dal Medio Oriente. I motivi sono sostanzialmente due: in vista del
raggiungimento della autonomia energetica, gli USA hanno sempre meno bisogno
del petrolio medio orientale; il secondo è legato alla avanzata dello
jihaidismo, che ha allentato di molto i legami di Waschington con i suoi patner
storici nella regione, togliendo agli Stati Uniti alcuni obiettivi politici
condivisi. Tutto questo mentre la realtà sul terreno è in forte cambiamento,
punteggiata dalla crescita dell’islamismo radicale, dal crollo dell’Iraq, dalle
primavere arabe, dal nuovo ruolo dell’Iran e, da ultimo, l’intervento della
Russia in Siria. Una realtà che ha cambiato di molto il Medio Oriente,
sostanzialmente diverso da quello a cui l’Occidente e gli Stessi Stati Uniti
erano abituati.
La risposta a questo scenario da parte degli Stati Uniti è stata quella di ridurre il loro
impegno militare, cercano do orientare la situazione da dietro le quinte ed in
ogni caso da posizioni di seconda se non di terza fila.
La previsione, secondo i maggiori think thenk statunitensi
tra cui Foreign Affaires è che questa tendenza durerà per parecchi anni a
venire. IN futuro gli Stati Uniti potranno aumentare i raids contro l’Isis ed
arriveranno anche a schierare forze speciali sul terreno con obiettivi
specifici, ma in generale pretenderanno e vorranno che i governi regionali si
assumano le responsabilità della loro sicurezza e quella della regione.
Massimo Coltrinari
(geografia2013@libero.it)
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