sabato 1 giugno 2013
Parametri I America Latina: Conflitti, Rifugiati, Disocupazione, Sfruttamento Materie Strategiche, Area Geografica
1)
CONFLITTI
- In Colombia va avanti da più di quarant’anni una lotta per il potere tra il
governo e dei movimenti rivoluzionari d’ispirazione marxista e socialista – tra
cui le Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) e l’Esercito di
liberazione nazionale (Eln) – che si oppongono allo sfruttamento delle
ricchezze del paese da parte delle multinazionali statunitensi. Dall’inizio
degli anni Ottanta, sono presenti anche dei gruppi paramilitari di estrema
destra – tra cui le Autodifese unite della Colombia (Auc) – che difendono gli
interessi dei grandi proprietari terrieri, che si sono scontrati di volta in
volta con le Farc o l’esercito governativo. Dagli anni Novanta i conflitti nel
paese sono alimentati anche dagli interessi del narcotraffico. I combattimenti
hanno visto una tregua tra il 1998 e il 2002, quando il presidente Andrés
Pastrana ha avviato una politica di dialogo con le Farc. Ma il processo di pace
è naufragato e, da allora, la repressione del governo – che riceve miliardi di
dollari dagli Stati Uniti per la lotta al narcotraffico – si è inasprita. Nel
2003 i gruppi paramilitari sono invece scesi a patti con il governo ed è in
atto un programma di disarmo. Dal 1964, gli scontri in Colombia hanno fatto
300mila vittime e costretto centinaia di migliaia di persone a fuggire dalle
zone dei combattimenti.
2)
PAESI
LIMITROFI IN CONFLITTO - La strategia di "spalmare" la guerra
colombiana sui paesi vicini (Venezuela, Ecuador e Brasile) cercando di destabilizzarli
se non si adattano alla strategia tracciata dal Plan Colombia incontra
crescenti difficoltà. Dal 2000 si sono registrate rivolte che hanno provocato
la caduta del governo in Argentina (dicembre 2001), Bolivia (ottobre 2003 [e
giugno 2005, N.d.T]) ed Ecuador (aprile 2005), oltre alle mobilitazioni
popolari che hanno sconfitto il colpo di stato contro Chàvez in Venezuela
(aprile 2002) e alla vittoria del referendum di conferma del suo mandato
(agosto 2004).
3)
RIFUGIATI
- Lo scenario di questa regione è l’immigrazione verso il Venezuela,
l’emigrazione di colombiani e gli sfollamenti interni (Martínez, 1998). Questa
regione è segnata da conflitti, traffici di droga e sfollamenti interni dovuti
alla violenza della guerriglia e i paramilitari, come è il caso della Colombia,
e in passato di Ecuador e Perù.
4)
DISOCCUPAZIONE
- Nel mercato del lavoro ed ai servizi ad esso collegati. Anche la proporzione
di disuguaglianza salariale attribuibile a questo mercato è cresciuta negli
anni Novanta; il tasso di disoccupazione era molto più alto alla fine degli
anni ’90 rispetto all’inizio della decada, e tale disoccupazione ha colpito
soprattutto i giovani e le donne. L’occupazione nel settore informale è invece
cresciuta dell’8% tra il 1990 ed il 2001; circa il 70% dei nuovi occupati
ingrossano le fila di questo settore. Gli aumenti salariali sono stati
bassissimi, anche a causa dei bassi livelli di scolarità e sicuramente allo
scarso potere di negoziazione da parte dei lavoratori e dei sindacati. La
copertura medica e le pensioni sono diminuite progressivamente, così come i
servizi sociali pubblici essenziali come l’erogazione di acqua o elettricità,
che hanno dovuto subire costosissimi piani di privatizzazione.
5)
SFRUTTAMENTO
DEL PETROLIO/ORO/DIAMANTI - Importante mercato per i biocombustibili, le cifre
multimilionarie in investimento e commercializzazione di questi prodotti e le
strategie politiche di Chávez, Lula, Evo e Kirchner hanno conquistato le scene
internazionali nelle ultime settimane. E nell'affare dell'energia in questa
regione del continente americano ci sono due poderosi fronti in cui gli
interessi politici sono altrettanto importanti (o più) degli interessi
economici. Un fronte è rappresentato dai paesi associati intorno all'affare del
petrolio e del gas naturale (Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Ecuador,
Uruguay e Venezuela). L'altro, ancora emergente, si presenta come l'alternativa
energetica ed ha già molti detrattori; mi riferisco ai biocombustibili e al
loro principale referente, il Brasile.
6)
AREA
GEOGRAFICA - Dell'America meridionale fanno parte 13 Stati. Quasi metà della
superficie è data dal Brasile, segue l'Argentina. L'altitudine media del
continente è di 590 metri ,
ma tutta la parte occidentale è attraversata da nord a sud dalla catena montuosa
delle Ande. Le coste sono piuttosto uniformi con poche isole e insenature, se
si eccettua l'estrema parte meridionale. Non vi sono grandi laghi, ma è
presente il Rio delle Amazzoni, il fiume con più ampio bacino idrografico della
Terra. Il clima varia da tropicale ad equatoriale e temperato nel Sud e nei
Paesi Andini, fino agli influssi polari della Terra del Fuoco.
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