domenica 2 giugno 2013
Parametri II America Latina: Fazioni etniche/religiose, movimenti interni di strati della popolazione, regime politico, nuovi stati con formazione instabile, corruzione, prodotto nazionale lordo,, crescita demografica
1)
FAZIONE
ETNICHE/RELIGIOSE - In questo senso le
sette evangeliche e puritane, gli spiritisti e gli afro-brasiliani sono i più
attivi e quindi registrano un maggior successo: sono infatti le religioni che
più crescono in Brasile a scapito della religione cattolica. Si fanno forte inoltre
dell'esperienza nord-americana e del sistema di vendita del
"prodotto" religioso "porta a porta" col supporto
pubblicitario di alcune potenti reti televisive: in poche parole, la religione
si fa simile ad uno shampoo o ad un elettrodomestico.Le cifre parlano chiaro ed
il comportamento delle persone parla più forte: il sincretismo religioso è un
fenomeno diffuso ed è una conseguenza diretta del processo di sradicamento
vissuto dai primi gruppi umani insediatisi in questo continente. Alla perdita
delle radici familiari e sociali insita nel processo dell'emigrazione e in
assenza di quelle condizioni spirituali che presiedono alla creazione di una
nuova religione o allo sviluppo rinnovato della stessa si è voluto rimediare
con un surrogato, con un qualcosa cioè che non solo non ha più la carica e
l'intensità del culto da cui deriva, ma come dicevamo prima non è in condizione
neanche lontanamente di proporne una nuova: quasi tutti gli appelli religiosi
sono infatti mutuati dalle forme di propaganda commerciale di origine
nordamericana.
2)
MOVIMENTI
INTERNI DI STRATI DI LA
POPOLAZIONE - In Colombia, dove il conflitto che imperversa
da quarant'anni non dà alcun segno di regressione, ECHO interverrà laddove non
lo fanno le istituzioni nazionali, aiutando gli sfollati e le popolazioni
confinate o bloccate economicamente dai gruppi armati. Infine, in America
centrale e in America del sud, sarà pronta ad intervenire se necessario e in
caso di gravi calamità naturali che non possano essere affrontate sulla base
delle risorse nazionali. Uno dei problemi ancora in sospeso e che deve
risolvere l’America Latina è la situazione irregolare di molti immigrati che
sono colpiti dalle politiche restrittive dei vari paesi della regione. Ciò, in
effetti, comporta lo sfruttamento crescente e l’abuso dei loro diritti
fondamentali. L’impossibilità di ricongiungersi con le loro famiglie e il fatto
di vivere nel timore della clandestinità fa sì che si isolino e si allontanino
dai propri familiari che risiedono nei loro paesi d’origine. Le migrazioni di
frontiera o di confine sono avvenute in diversi paesi (Argentina, Venezuela,
Costa Rica e Stati Uniti) come se fosse una estensione delle migrazioni
interne, obbedendo ad una articolazione dei mercati di lavoro
3)
REGIME
POLITICO - L’America Latina è percorsa da un’imponente serie di cambiamenti
interni ed internazionali. giro di un lustro sono saliti al potere governi di
varie sfumature politiche,ma uniti in maggioranza nell’intento di mitigare
seriamente i grandi squilibri sociali interni. La sfida maggiore delle
differenti dirigenze non è né quella della globalizzazione,accettata nei fatti,
anche se talvolta criticata nei discorsi, né quella della relazione con gli
USA, più lontani perché impegnati su altri scacchieri, bensì quella della competenza
nelgovernare e nella lotta alla corruzione ed al crimine organizzato.Strutture
come la Comunità
Andina (CAN) e persino il Mercosur che prima fornivanoun
chiaro quadro di cooperazione regionale sono entrate in crisi, anche se tutti
ipaesi dell’America del Sud sono consapevoli dell’indispensabilità di
un’efficace regionalizzazione.
4)
“NUOVI
STATI” CON FORMAZIONE INSTABILE - l’integrazione fra i due blocchi per formare la Comunità Sudamericana
di Nazioni che includerebbe tutti i paesi dell’America del Sud (meno la Guyana francese che è parte
dell’Unione Europea). Il progetto è stato lanciato nell’8 dicembre 2004 a Cuzco in Perù con la
presenza di tutti i capi di Stato latinoamericani (o quasi tutti dato che
Kirchner dell’Argentina ha detto che l’altura gli dava il mal di testa
/soroche/ e ha mandato il ministro degli Esteri). Questo progetto si ispira
all’Unione Europea e vuole realizzare, nell’arco di 15 anni, gli ambiziosi
obiettivi di una integrazione economica, con la creazione di un libero mercato
interno e di dazi esterni comuni, l’integrazione monetaria, con la creazione di
una moneta unica, l’integrazione politica con la creazione di istituzioni
soprannazionali a livello esecutivo, legislativo e giudiziario, e
l’integrazione sociale e culturale con maggiori contatti fra le società
sudamericani a livello sindacale, delle ONG, dei mezzi di
comunicazione,dell’educazione, della cultura, della musica.
5)
CORRUZIONE
- Il secondo è quello della corruzione. I governi della regione, ma in maniera
molto speciale quelli del mio paese, hanno raggiunto un grado di corruzione
inconcepibile. Ma la corruzione è unita ad un altro problema che è quello della
giustizia. La giustizia è inoperante in gran parte dei paesi, non è idonea e,
nel caso concreto dell’Argentina la stessa Corte Suprema
si è compromessa con il governo di turno con una maggioranza assoluta che
sempre sentenziava a favore dello stesso governo. Perciò la corruzione va
associata al tema dell’impunità. Ogni reato che rimane senza pena prepara il
nuovo che, certe volte, è più pericoloso. L’impunità è un problema generale
dell’America Latina. Non voglio dare nomi, ma diversi presidenti con una
corruzione manifesta, sono riapparsi sulla scena politica come se nulla fosse
successo.
6)
PNL Pro – Capite
7)
CRESCITA
DEMOGRAFICA - Benché la densità media sia di 22 abitanti per km², la
popolazione sudamericana è oggi concentrata negli agglomerati urbani (79% della
popolazione) e la metà dei paesi presenta una densità demografica inferiore ai
20 abitanti per km². Poco meno del 50% della popolazione vive in Brasile; oltre
un quinto risiede in Colombia, Venezuela ed Ecuador. L’incremento demografico
naturale e le migrazioni dalle aree periferiche hanno determinato una crescita
della popolazione urbana superiore al 4% annuo. In Argentina, Cile e Uruguay,
il tasso di crescita demografica urbana è rallentato, ma nelle regioni centrali
e settentrionali le città continuano ad attrarre centinaia di migliaia di
persone ogni anno.
(massimo coltrinari)
info e contatti per emeil ricerca23@libero.it
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento